Scopello… i Faraglioni e la Baia di Guidaloca

L’antico borgo di Scopello (dal Greco Skopelòs: scoglio) sorge su una rupe rossa che guarda ad Oriente, a pochi chilometri dalla cittadina di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani.
Scopello è cresciuta attorno ad un antico baglio seicentesco (dall’arabo bahal: cortile), circondato da poche case addossate, una piazzetta lastricata, un abbaveratoio di pietra.

Alta, si erge la torre Bennistra (XVI sec.) che sovrasta la verde vallata. Più su, verso la vertigine di monte Sparagio (1200mt), il bosco di Scopello, un tempo dimora di cervi, lupi e cinghiali, ricorda le battute di caccia di Ferdinando III di Borbone, che lo elesse a rango di riserva reale.

Teatro di vicende storiche, Scopello e il suo territorio sono avvolte da un alone di mistero alimentato dalle leggende e dai racconti dei vecchi del paese che rendono l’atmosfera accattivante, coinvolgente.

La cucina tradizionale a base di pesce, le specialità gastronomiche della civiltà agricola, le ceramiche di scuola locale, le rassegne e le manifestazioni culturali offrono ai visitatori l’opportunità di trascorrere uno straordinario soggiorno, in cui natura e cultura gareggiano indimenticabilmente.

Da tanti anni méta di turisti provenienti da tutte le parti d’Italia e d’Europa per la superlativa bellezza dei suoi litorali rocciosi e dei fondali marini, recentemente Scopello è stata ancor di più rivalutata grazie alla sua vicinanza con la Riserva Naturale dello Zingaro, quest’ultima di notevole interesse naturalistico.
Nei pressi si trovano anche i “faraglioni di Scopello“, con l’attigua tonnara.

La tonnara di Scopello è una delle più importanti e antiche di tutta la Sicilia: i primi fabbricati risalgono al XIII secolo, la tonnara vera e propria fu edificata nel XV secolo da Giovanni Sanclemente poi passò alla Compagnia di Gesù e infine alla famiglia Florio.

A poca distanza dal baglio si trova Guidaloca, una baia limitata dal “Pizzo della Gnacara” e dalla “Puntazza”. Al suo interno si trova una grande spiaggia a forma d’arco formata da ciottoli, lunga circa 400 metri. Sul lato ovest della “cala” è presente una torre cilindrica risalente al XVI secolo, posta a guardia di quel tratto di costa.